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giovedì 1 marzo 2012

Cucina italoamericana

 ...O per meglio dire italo-modenese.
Sabato scorso in casa nostra: buttermilk pancakes a colazione
e tigelle per cena.
I miei pancakes assomigliano di piu' a delle crepe , perche' mi piacciono sottili.E con il succo di limone, come me li ha fatti assaggiare per la prima volta la mia amica Melanie, che e' inglese ma vive a Modena.
E le nostre tigelle sono accompagnate da un assortimento di cibi che in appennino non si sono sicuramente mai visti: burro di arachidi, marmellata di fichi e sesamo libanese, taramosalata greca.
A volte e' bello cosi', a volte mi mancano sapori e odori di casa, specialmente il pane.
Stasera sono davvero cotta. Abbiamo spalato tanto oggi e sta ancora nevicando!

3 commenti:

Ufficio XII ha detto...

è il bello del melting pot...profumi gusti sapori usanze che si mischiano...occorre pero' mantenere le appartenenze e le proprie individualità per non sfumarsi in un indistinto..ma tu da brava italiana saprai mantenere le tue origini EVVIVA LE TIGELLE E I TORTELLINI!! HI HI...senza disdegnare lasagne e pizza!un abbraccio ps qui quasi primavera!

Francesca ha detto...

Gli americani mi fanno impressione(certo non tutti) perche' coprono i sapori con troppo: zucchero di solito, ma anche aromi ed additivi. A me non interessa ad esempio, mangiare uno yogurt senza grassi se poi dentro c'e' un mucchio di zucchero...e le liste degli ingredrienti sono sempre troppo lunghe per i miei gusti!

Ufficio XII ha detto...

il mondo è così! un po' vario e matto...!